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Nanofibre innovative per applicazioni biomediche
Da una collaborazione tra diversi istituti del CNR – Scitec di Milano, Ibbc e Isasi di Napoli insieme a UniSannio nasce lo sviluppo di un nuovo nanosensore in fibra. In un articolo pubblicato sulla rivista Sensors and Actuators B viene descritta la nuova tecnologia che potrebbe diventare il punto di partenza per la realizzazione di biosensori in fibra ultrasensibili a basso costo basati sulla spettroscopia Raman amplificata da superfici (SERS).
La tecnologia sviluppata, un substrato SERS depositato sulla punta di una fibra, è unica e potenzialmente rivoluzionaria, e permette di identificare e misurare velocemente sistemi biologici di dimensioni diverse (molecole, proteine e cellule) attraverso l’uso di nanosfere strettamente impacchettate e ricoperte d’oro.
“Il substrato SERS è direttamente assemblato sulla punta della fibra nei nostri laboratori grazie all’impiego di tecniche litografiche di tipo “bottom up” molto versatili ed efficaci e poco costose, e le nanostrutture metalliche realizzate sono altamente regolari e riproducibili” afferma Francesco Galeotti, ricercatore SCITEC. Per rivelare la presenza di proteine o cellule presenti a bassissime concentrazioni nel campione, il segnale Raman deve essere amplificato in maniera estrema, il che richiede che le nanostrutture siano posizionate in maniera nanometrica.
Con questa tecnica, le dimensioni e la distanza tra le nanoparticelle possono essere controllate direttamente sulla punta della fibra, consentendo l’impiego del sensore, ad esempio, per via endoscopica, con notevoli implicazioni in medicina.
La news delle nanofibre smart sono apparse su varie testate come hashtagsicilia.it e ildenaro.it
Link: Tailoring lab-on-fiber SERS optrodes towards biological targets of different sizes
Tags: #Cnr_Ibbc, @cnr_scitec, @ISASI_CNR , #UniSannio, #biosensors, #opticalfibersensors, #selfassembly